Quando si parla di magia nera, nella maggioranza dei casi la si contrappone alla c.d. magia bianca o alla magia buona e benevola.
La magia nera è un complesso di pratiche magiche opposte alla magia bianca, che consiste, per chi crede nelle arti magiche, nella capacità di una persona di contattare entità spirituali per uno scopo preciso.
Nessuna magia, si dice, è di per sè bianca o nera, buona o cattiva, ma la magia nera è utilizzata per conseguire un determinato scopo: è proprio la finalità della stessa che la rende in un modo o in un altro.
Da un punto di vista storico, la credenza della magia nera affonda le sue ragioni d’essere nel concetto di Hybris, la ribellione dell’uomo che si rivolge contro il Dio, la superbia di chi pensa di dominare la natura.
Il mago nero , volendo dominare le forze della natura per ottenere finalità malefiche, come il dolore, il male, la morte o la malattia o la sventura in qualsiasi modo, si macchia di Hybris perché sovverte alle regole dell’armonia universale, regole immutabili che valgono per tutti gli esseri viventi. Attraverso la magia nera, lo stregone vuole accedere al potere sugli altri, e lo fa corrompendo il suo stesso animo.
Si considera potente la magia nera?
La magia nera è considerata potente perché chiama a raccolta energie della natura verso finalità malefiche, negative per gli altri esseri umani, come descrive il sito www.magianerapotente.com
e le varie recensioni ricevute.
Ad esempio, la magia nera consiste nel malocchio, il flusso negativo indirizzato verso un soggetto prescelto, a causa di invidia o crudeltà. L’effetto del malocchio, voluto, è quello di portare sventura o sfortuna verso una persona: fa parte della superstizione popolare, ancora oggi radicata in alcuni ambienti della società civile, soprattutto in quelli più chiusi. Non a caso ci sono persone che credono nella sfortuna ed indossano amuleti di protezione contro la magia nera ed anche il magia nera.
Oggetto della magia nera può anche essere la fattura, una vera e propria azione deliberata che utilizza un feticcio per portare male alla vittima, ad esempio morte o malattia. In un certo senso, si allaccia ai rituali voodoo dove oggetti o statuine o bambole di pezza raffigurano la persona alla quale si vuole fare la magia nera, in questo caso la fattura.
In ogni caso, la magia nera affonda le sue ragioni, come quella bianca, nella superstizione e nell’illusione che la persona possa controllare le forze della natura (con finalità positive o negative) e di conseguenza si basa su un fatto non verificato. Di conseguenza, di potente e venefico c’è solo l’odio che una persona può provare nei confronti di altre per giungere a tentare di usare la magia nera per fare loro del male: ma di base, il male in genere viene fatto in ben altri modi, purtroppo. Di conseguenza non bisogna sopravvalutare la magia nera e la sua potenza, ma semplicemente riflettere su quanto la cattiveria possa avvelenare i rapporti umani tanto da spingere a manipolare le forze della natura per cercare di danneggiare il prossimo.