Curiosando tra le arti divinatorie
Quello delle arti divinatorie è sicuramente un settore che attira molta curiosità e stimola la fantasia però è un mondo il cui accesso non è consentito a tutti.
Avere determinate capacità, la conoscenza dell’io e la sensibilità per “comprendere” non è un dono che hanno tutti, ma la curiosità, invece, è insita in ogni essere umano, allora, cerchiamo di scoprire qualche notizia legata alle arti divinatorie. Curiosità, tecniche e notizie, vi aspettano: continuate a leggere e ne scoprirete delle belle!
La Cabala Ebraica
Partiamo dall’arte della Cabala: di che cosa si tratta? È una sapienza mistica e spirituale che si trova nelle pagine della Bibbia ebraica. Questa permette di apprendere gli insegnamenti utili, ai ricercatori di Dio e della verità, per trovare la gioia e la conoscenza.
Questa “conoscenza” è indispensabile per la crescita umana (personale e collettiva), per la sua trasformazione e per la consapevolezza. Ovviamente, nell’antichità, la Cabala era accessibile solo a pochi iniziati forniti di particolari doti. La conoscenza e il sapere era di pochi, quei pochi che, grazie proprio al loro bagaglio di sapere, potevano guidare e influenzare le masse.
Nell’Antico Testamento sono contenute tutte le spiegazioni della simbologia di lettere e numeri che si nascondono nella numerologia della Cabala ebraica. Per capirlo bisogna partire dall’alfabeto ebraico dove, ogni lettera ha un valore numerico. Le lettere indicate, a loro volta, sono prese e trasformate in numeri e la somma di questi darà un numero composto da una sola cifra. Questa tecnica è utilizzata per interpretare numeri e sogni, in particolare dagli appassionati del gioco del Lotto.
Lettura dei fondi del caffè
Chi, almeno una volta, non si è fermato a guardare i fondi che restano nella tazzina del caffè, chiedendosi cosa vogliono dire? Ebbene, esiste un’arte divinatoria che interpreta anche i fondi del caffè per dare risposte alle domande del vivere quotidiano. Quest’arte, che si chiama caffeomanzia, si basa sulla interpretazione dei fondi di caffè. Ovviamente non si può fare con il caffè in cialde che non lascia fondi, ma si fa con il caffè alla turca o quello greco. Sapevate che, in base al tipo di caffè, cambiano le procedure?
Il più utilizzato è il caffè turco che è preparato con polvere finissima di caffè mischiata con acqua. Il tutto viene messo a bollire in un pentolino di metallo e il liquido che si ottiene deve essere servito in una tazzina, rigorosamente in porcellana bianca, alla persona che chiede il consulto. La bevanda deve esser lasciata decantare, raffreddare e bevuta (solo la parte liquida) senza zucchero. La persona che ha bevuto il caffè, deve coprire la tazzina con il suo coperchio, ci deve appoggiare delicatamente le dita sopra, mentre fa ruotare leggermente la tazzina. Intanto che compie questi gesti deve concentrarsi sulle cose che vorrebbe conoscere. Quando si sente pronto, basta che capovolga la tazzina con il piattino sul tavolo. A questo punto, i fondi sono pronti per essere interpretati!
Per quel che riguarda il caffè greco, basta mettere tre cucchiaini di miscela nell’acqua che va portata a ebollizione, sempre in un pentolino di metallo. Si aggiungono un paio di cucchiaini di zucchero e si versa il liquido ovviamente in una tazzina di porcellana bianca. Si aspetta circa un minuto, per dare la possibilità alla bevanda di decantare. Lo zucchero, in questo caso, funge da “collante” e mantiene unite le immagini create dai fondi. Il caffè deve essere bevuto caldo: due sorsi e poi si cambia posizione sul bordo della tazzina, così fino a consumare una metà del liquido. Il resto rimane nella tazza perché contiene tutti i fondi. È a questo punto che il “consumatore” incomincia a concentrarsi sulle informazioni che vuole ottenere e sorseggia tre volte il liquido rimasto: a ogni sorso abbinerà un pensiero. Quando ha finito la sua meditazione, fa roteare la tazzina, in modo che i fondi all’interno si dispongano. Dopo 5 o 6 rotazioni si capovolge la tazzina sul piattino per eliminare il liquido rimanente. La tazzina, sempre capovolta, viene messa a riposare su un tovagliolo di carta e si attendono un paio di minuti per permettere che i fondi si asciughino mantenendo una certa stabilità. Durante le rotazioni accade che il caffè esca anche dalla tazzina, depositandosi sui suoi fianchi. Questo formerà delle immagini e, anche queste, entreranno a far parte della lettura, anzi, si parte proprio da questi e poi si passa all’interno.
Per l’interpretazione veloce, in genere, ci si basa solo sulle figure apparse all’interno della tazzina e queste ci parlano del futuro. I resti sul piattino, invece, indicano il presente. Il piattino non va mosso perché, anche la posizione delle figure, è molto importante per la divinazione. Le figure che si formano sono divise in positive (quelle chiare), negative (quelle scure e dense). Sarà chi legge i fondi a dare la giusta interpretazione.
Idromanzia
Quest’arte divinatoria è molto antica e veniva praticata già dagli Assiri. L’arte dell’idromanzia consiste nell’osservare e analizzare le piogge, i corsi d’acqua, i laghi, insomma tutto quello che ha a che fare con l’acqua. Per rendere questa pratica più “facile” si ricorre alla lecanomanzia, ossia si usa una coppa (anticamente si utilizzavano contenitori forgiati con metalli planetari) piena di acqua o altri liquidi specifici. A questa pratica erano legate anche le divinazioni tramite cera fusa o piombo che venivano fatti colare nell’acqua.
Si riempie la coppa (va bene anche un piatto, una ciotola o un piccolo catino), che deve essere di colore neutrale, senza decorazioni o lavorazioni di nessun genere e di materiale naturale (pietra, legno, ecc.). Bisogna fare molta attenzione all’illuminazione che non deve creare riflessi sull’acqua. A questo punto bisogna rilassarsi, svuotare completamente la mente in modo che non crei false visioni e osservare quello che succede nell’acqua.
Ailuromanzia: divinazione attraverso i gatti
Quest’arte divinatoria si rifà al comportamento dei gatti, animali legati all’occulto per antonomasia. Sacri per gli antichi egizi, simbolo delle streghe nel medioevo, custodi dei templi in Birmania, i gatti hanno sempre incuriosito l’uomo per il loro comportamento “stravagante”.
In realtà i loro comportamenti sono come quelli di tanti altri animali che, per questioni di sopravvivenza, hanno sviluppato determinati sensi e, anche se non è una pratica sviluppata dai sensitivi, i proprietari di gatti potranno trovare utili molte informazioni riguardo il comportamento dei felini e come interpretarlo.