I consulti di oggi a confronto con l’utilizzo di ieri
Ai giorni nostri e soprattutto in rete si parla molto dei Tarocchi, in particolar modo a proposito della “lettura” di queste antiche carte a scopo divinatorio, “farsi fare le carte” è un fenomeno sociale, spesso si approcciano a questa pratica anche le persone che non credono molto nella cartomanzia e nell’esoterismo; ma chi crede che i Tarocchi siano di recente nascita e con quell’unico scopo di predire il futuro o scoprire se l’amato ci tradisce si sbaglia di grosso; le origini dei Tarocchi sono legate a personaggi ed eventi della storia molto lontani e velati di misteri, di segreti sconcertanti.
L’origine ignota ed esoterica del mazzo dei Tarocchi
L’origine esoterica di queste carte cosi affascinanti alle quali molti studiosi hanno dedicato l’intera vita per interpretare e comprendere l’essenza della loro esistenza, è ignota, di certo si sa soltanto che provengono dall’Oriente, gli esperti sottolineano le similitudini dei Tarocchi con l’antica scienza esoterica egiziana e facendo un passo ancora più indietro nel tempo con quella dei Sumeri, civiltà ritenuta la vera culla del sapere post-diluvio universale.
La cultura egiziana e sumera hanno di molto influenzato i secoli successivi ai loro imperi; questi antichi popoli istruivano gli iniziati utilizzando tavolette d’argilla raffiguranti numeri e lettere di origine divina; questa origine è palesata chiaramente dalla scritta posta su ogni tavoletta che recitava:: “questa conoscenza ci è stata fornita dai nostri Dei Anunnaki”. Iscrizioni e annotazioni della stessa natura sono state ritrovate anche nei geroglifici egizi e su molti papiri. Questi popoli antichi erano già a conoscenza del potere esoterico dei simboli come generatori o distruttori di vita, fonte di illuminazione.
Il valore iniziatico esoterico
Dell’utilizzo dei simboli con valore iniziatico finalizzato ad istruire è possibile notarne la presenza anche nella Qabbalah ebraica e nel Cristianesimo, tavole e fogli che riportano simboli ai quali è attribuito un valore aggiunto, divino; un metodo di trasmissione del sapere attraverso le immagini che intorno all’anno mille fu abbracciato da quelli che in seguito divennero personaggi fondamentali di un’epoca di guerre e misteri: i Templari custodi e divulgatori di antiche verità e riti sconosciuti .
Ai Templari è attribuita l’ideazione di una serie di piccole tavole, una specie di “gioco” che non aveva però un fine ludico ma ben altro, le figure rappresentate non numerate avevano ognuna un significato preciso svelato agli iniziati; questo gioco era utilizzato per trasmettere messaggi ed insegnamenti segreti senza che nessun altro potesse comprenderli o averne accesso. Un codice segreto in immagini. L’idea non fu proprio dei Templari, essi si limitarono a trarre ispirazione dai Saraceni che avevano la consuetudine di utilizzare delle “carte” con figure dipinte; ma i Templari diedero al mazzo creato da loro uno scopo ben più importante del passatempo, nei Tarocchi nascosero i segreti svelati dai documenti detti Rotoli del Mar Morto trovati sotto il Tempio di Gerusalemme, e che secondo la leggenda che aleggia intorno a questi personaggi contenevano alcune scomode rivelazioni su Gesù Cristo e dettagli sulla sua dottrina.
Messaggi criptati
Possiamo affermare quindi, alla luce delle notizie riportate dagli storici che i Tarocchi non vennero creati con semplici scopi ludici ma bensì per celare messaggi criptati, comprensibili solo ai membri dell’ordine; o ad altri affiliati; messaggi segreti espressi con le figure rappresentate nelle carte. La diffusione dei Tarocchi visti solo come “gioco” avvenne con il passare dei secoli e furono usati solo come “svago” soprattutto in Occidente.
La Chiesa si dimostrò ben presto ostile sia all’ordine costituito dopo l’arrivo dei Crociati a Gerusalemme, sia a quegli strani strumenti che erano i Tarocchi, la loro simbologia era chiaramente pagana e negativa, perlomeno questo era il giudizio del clero, non infondato del resto perchè è noto che i Templari praticavano pratiche e riti esoterici; riti ancora oggi in uso presso tutte le congreghe e fratellanze massoniche in tutto il mondo. la Chiesa condannò duramente i Templari e i Tarocchi, definendo quelle carte misteriose “i gradini di una scala che conduce dritto all’inferno”; forse sentendo anche fortemente minacciato il suo potere e sentendosi impotente di fronte al fatto che i Templari erano venuti in possesso di segreti e conoscenze che alla Chiesa erano negati; per queste motivazioni il “breviario del diavolo” , cosi fu definito il mazzo di carte che riportava figure e immagini indecifrabili venne osteggiato.
La Chiesa ostile ai Templari
Il nocciolo della questione era proprio il fatto che i Templari avevano scoperto qualcosa di importante durante la permanenza in Gerusalemme,fu allora che i nove cavalieri cristiani fondarono l’Ordine; dal Tempio essi portarono in luce il tesoro di Salomone, costituito da rotoli di rame, altri oggetti segreti e segrete tecniche e conoscenze, ma immediatamente presero coscienza del fatto che non potevano in nessun modo e per prudenza diffondere le loro scoperte perchè in forte contrasto con gli insegnamenti e i concetti della Chiesa.
Da qui nasce la necessità di realizzare un linguaggio segreto, un codice leggibile e comprensibile solo dagli adepti e agli affiliati, inizialmente sfruttando le cattedrali gotiche, dove i cavalieri impressero sulla pietra segreti e conoscenze attraverso messaggi scultorei, pittorici e figurativi e persino architettonici, messaggi che ancora oggi sono sottoposti a studi e interpretazioni dagli studiosi della tematica. E poi attraverso le carte dei Tarocchi, modificate e raffiguranti personaggi e simboli che ben potevano rivelare tutto il sapere dell’ordine dei Templari acquisito segretamente nel Tempio.
Il significato dato dagli antichi cavalieri Templari
Ecco come I nobili cavalieri suddivisero e impostarono il significato di ogni singola carta, che pur con un uso differente è arrivato a noi invariato: il mazzo originario si componeva di 22 emblemi
senza seme, e chiamati Arcani, Maggiori o Trionfi. Essi si ispirano alla conformazione del Cosmo, ovvero stelle, sole, luna. Si ispirano anche alle virtù morali come: la Giustizia, la Forza, la Temperanza; poi è rappresentato il Potere religioso, e quello sociale come:Papa e Papessa, Re, e Regina, a seguire furono inserite figure che rappresentavano le condizioni e le miserie umane, e cioè l’Eremita, il
Matto, l’Appeso; il destino, e ultime il Giudizio, la Ruota della Fortuna,e la Morte.
L’avvicendarsi dei simboli e delle figure
Con il passare del tempo la matrice orientale nata inizialmente con l’iconografia legata ai Catari, alla Cabala Ebraica e ai Cavalieri Templari, sparì quasi del tutto e le figure e i simboli dei Tarocchi vennero sostituiti con altri di nuova concezione; inoltre con la sparizione della congrega, e con il viaggiare di Paese in Paese i Tarocchi arrivarono in Occidente dove piano piano prese piede l’uso di “leggere” in queste carte il futuro, il destino e il passato dell’uomo, per trovare risposte ai problemi e ai tormenti d’amore; nasceva la cartomanzia sulle ceneri di un codice segreto che sarebbe rimasto tale per sempre.